D'altronde il Venerdì Sera meritava un blog. Il Venerdì Sera non è solo una fortuita intersezione tra una settimana e il viaggio del sole nel cielo: è l'alchimia magica di un locus amoenus, senza spazio e senza tempo, dove tutto sembra (e forse è) possibile.
E' il momento in cui le amicizie sembrano più forti, in cui le discussioni si accendono e le opinioni contano. In queste ore la lingua stacca sul palato parole sincere quanto le birre che scorrono a fiumi.
E' il momento in cui le sigarette sono più buone e sembrano non fare male, è la sera in cui le veline escono con gli ingengeri, le mogli con gli amanti, le modelle coi brutti, e fare l'amore sembra ancora più bello.
E' la sera giusta per scappare via prima dalla ragazza per rifugiarsi in un pub di campagna a fare il punto con gli amici, confortare stomaco, sangue e spirito.
Il Venerdì Sera è sempre quello giusto per provarci con la tipa carina, è quello giusto per le coincidenze e per fermarsi ore a far niente in un parcheggio.
Il Venerdì Sera è un vuoto legislativo nella settimana, sospeso tra la fine dei lavori e il sabato leopardiano che, comunque, l'attesa della domenica ha programmato per noi.
Forse è tutta un'illusione, forse il Venerdì Sera non ha niente in più di una qualsiasi altra sera, ma, se nel momento in cui inizia, guardate il cielo ... beh, vi accorgerete che è sempre elegantemente introdotto da un colore, un profumo o una nota che i dadi del Creatore non regalano ad altre ore della settimana.
Non mi aspetto che crediate a quello che ho scritto ma, dopotutto ... io di Venerdì Sera ci sono nato ...
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